LE MARCHE - LA NOSTRA REGIONE:

 

Affacciate sul mare Adriatico al centro dell’Italia, con poco più di un milione e mezzo di abitanti distribuiti nelle cinque province di Ancona, città capoluogo, Pesaro e Urbino, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, e appena un comune su quattro superiore ai cinquemila abitanti, le Marche, da sempre “porta d’Oriente” del nostro Paese, sono l’unica regione italiana al plurale. Caratterizzata dalla presenza dei monti Appennini, che dolcemente degradano lungo vallate parallele fino al mare. La regione si contraddistingue per la rara bellezza che l’ha resa terra di grandi personalità, da Giacomo Leopardi a Raffaello, da Giovan Battista Pergolesi a Gioachino Rossini, da Gaspare Spontini a Padre Matteo Ricci a Federico II, che qui sono nati.

Scoprire le Marche vuol dire decidere di tracciare un cammino alla ricerca del bello; scoprire le Marche vuol dire conoscere la terra delle eccellenze racchiuse e percepibili l’una concatenata all’altra. Scoprire le Marche è decidere di scoprire una regione dove la cultura e l’ambiente sono integrati con il Made in Marche.

  

VIAGGIO NELLE MARCHE: TURISMO A CINQUE SENSI

Scoprire le Marche è un viaggio multisensoriale, che coinvolge in maniera emozionale tutti cinque i sensi. Cinque sono i sensi che le Marche deliziano, attraverso i territori delle cinque province, diversissime eppure simili fra di loro, tanto che ogni borgo, ogni angolo delle Marche suscita nel visitatore emozioni sempre nuove e sorprendenti.


La vista viene rapita da una varietà di paesaggi  molteplici e coinvolgenti: un mare e una costa dalle varie tipologie; la distesa delle colline dal profilo inconfondibile, in cui si mescolano magistralmente i colori naturali e la mano dell’uomo, impressa nei borghi storici, nei santuari, nei castelli, nelle abbazie; le montagne dell’Appennino, con boschi, valli e vette da scoprire, dove riecheggia ancora la leggenda della Sibilla. Soffermandosi nei paesi e nei borghi, si possono scoprire numerosi musei e chiese che conservano, come scrigni preziosi, un’infinità di opere d’arte, da Crivelli a Piero della Francesca, da Raffaello a Bellini, da Tiziano a Lotto; questi per ricordare solo i maggiori, ma accanto ad essi, espressioni di artisti meno conosciuti o testimonianze di arte o di vita popolare che contribuiscono, insieme ai capolavori, a raccontare la storia di un territorio caratterizzato da fieri comuni e prestigiose signorie.


Il tatto è sollecitato da una gran varietà di prodotti artigianali di elevatissima qualità, come la carta a filigrana, o il merletto a tombolo, o la produzione della ceramica e maiolica secondo i metodi tradizionali.


L’udito è deliziato dalla musica immortale dei nostri compositori Rossini, Pergolesi e Spontini che risuonano nelle rassegne internazionali dei festival “ROF, Rossini Opera Festival” o “Pergolesi Spontini” e nelle numerose stagioni liriche allestiti nei teatri e luoghi della Regione, un esempio su tutti la stagione dello Sferisterio di Macerata. In maniera più discreta risuonano anche i versi di Leopardi, nume tutelare dei poeti marchigiani moderni e con-temporanei.


L’olfatto è stimolato da mille profumi, ognuno dei quali evoca sensazioni di piacevolezza, di benessere e di gioia di vivere. Le Marche sono infatti una terra di profumi: dalla brezza marina e dall’odore del pesce appena pescato, alle distese dei campi di lavanda o delle ginestre del Conero, ai profumi dei vini che raccontano le storie delle colline dove sono coltivati i differenti vitigni, all’intensità dei tartufi di Acqualagna e delle zone appenniniche, ai profumi deliziosi dei salumi di Carpegna, di Fabriano, di Visso, e dei formaggi tipici.
Il gusto viene appagato da una ricchissima serie di prodotti tipici e vini; la gastronomia marchigiana propone piatti di tradizione contadina o marinara spesso rivisitati secondo il gusto attuale, ma senza perdere di vista i valori a noi cari di genuinità, naturalità ed attenzione alla qualità. È così che il gusto e i piaceri della tavola trascendono i momenti conviviali, e pervadono l’intero stile di vita dei marchigiani, fatto di semplicità e rispetto delle tradizioni.


Le sensazioni percepite attraverso i cinque sensi generano in chi visita le Marche un benessere che non è più solamente fisico, ma diventa intensamente emozionale, sicché il soggiorno in terra marchigiana si trasforma in una vera e propria rigenerazione del corpo e dell’anima.

http://www.turismo.marche.it

   

 

MAIOLATI SPONTINI - IL NOSTRO COMUNE:

      Immerso tra le la splendide e verdi colline marchigiane, a trenta km dalla costa, sorge MAIOLATI SPONTINI, posto a metri 412 s.l.m.. Nel territorio, prevalentemente collinare ed attraversato dal Fiume Esino, risiedono 6.136 persone, dislocate su una superficie di 21 kmq. Oltre al capoluogo, vi sono tre frazioni, Moie, Scisciano e Scorcelletti. Lungo la vallata dell’Esino è ubicata la frazione di Moie, la più popolosa, ove risiedono più di 5.500 abitanti. Vi hanno sede inoltre diverse attività industriali e commerciali, vista la posizione strategica, che rendono molto viva la frazione.

     Incerta è l’origine del nome. La prima attestazione come “Magnolati” è del 1219; “fundus deMangnolati” (fine XIII, catasto del Comune di Jesi) e poi “Magolatum” nella Descriptio Marchiae Anconitanae redatta tra il 1362 e il 1367 ma anche “Magnalatum”, “Maiuletum” e “Melioratum”, imputabili probabilmente a travisamenti di lettere o a errori di grafia nella redazione di documenti secondo la dizione popolare o corrente. “Melioratum” ha avuto la spiegazione più facile, e forse la meno veritiera, in rapporto a “qualcosa di migliore” in fatto di clima nei confronti della sottostante Villa di Talliano. Dal 1939 è Maiolati Spontini in ricordo del grande musicista Gaspare Spontini che in Maiolati nacque nel 1774 e vi morì nel 1851.

    Attualmente la popolazione dell’intero comune che al 31 dicembre 2008 ha raggiunto i 6.136 residenti è occupata sia nel settore agricolo in particolare nella viticoltura, sia nel settore manifatturiero artigianale e industriale come nel terziario: la crescita demografica e l’occupazione confermano un soddisfacente livello della qualità della vita. Da rilevare come l’immigrazione di stranieri sia arrivata attualmente (2008) quasi all’8% della popolazione totale con trenta nazioni rappresentate e una buona capacità di integrazione.

    Maiolati Spontini con il suo territorio situato nel cuore della Provincia di Ancona offre la possibilità di immergersi in uno dei contesti enogastronomici più apprezzati delle Marche fondato su una secolare “alleanza” tra i prodotti tipici ed il Verdicchio dei Castelli di Jesi. Tipicità che vanno oltre lo stretto territorio del Comune per abbracciare una più vasta zona dove si coniugano con la singolare bellezza dell’ambiente e con la ricchezza di chiese, di abbazie, di cinte murarie medioevali, di ville e manufatti dal fascino accattivante.

La frazione MOIE:

    Moie è il più significativo esempio delle profonde trasformazioni di carattere demografico e sociologico verificatesi nel corso del Novecento in Vallesina. Agli inizi del secolo Moie contava poche case lungo la strada: la popolazione era prevalentemente in campagna. Solo l’abbazia ne riportava la storia al Medioevo, quando nel 1201 il castello di Moie, poco distante dalla chiesa, venne distrutto dal Comune di Jesi. L’abbazia deve la sua origine ai monaci benedettini ed esisteva già verso la metà del sec. XII, la sua prosperità fu sempre notevole, come rivelano le vaste proprietà da essa possedute.

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Veduta di Maiolati Spontini

Abbazia Santa Maria delle Moje

 

Chiesa della Cancellata - Maiolati Spontini

Veduta di Maiolati Spontini

Campagna maiolatese

Sede Comunale - Maiolati Spontini

Teatro "G. Spontini" - Maiolati Spontini

Parco Colle Celeste - Maiolati Spontini

Biblioteca "La Fornace" - Moie

Interno abbazia "Santa Maria delle Moje"

Parco della Solidarietà - Moie

Veduta di Moie

 

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